Il laser è uno strumento maturo utilizzato in numerosi ambiti tecnologici che sta diventando sempre più protagonista anche nel settore odontoiatrico.
Il laser (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) ha le sue origini teoriche negli studi di Eistein dei primi del 900.
È un dispositivo che emette un fascio di luce monocromatica di potenza variabile che si utilizza in medicina dal 1960.
Le categorie di laser ad uso odontoiatrico sono cinque in base alla fonte di emissione: CO2, Erbio, Neodimio, YAG e diodi.
Ogni dispositivo produce un fascio luminoso di una determinata lunghezza d'onda che ha indicazioni terapeutiche ben precise.
I vantaggi che offre il laser
Maggiore efficienza clinica
Quando le indicazioni cliniche lo consentono, utilizzare il laser che produce un taglio dei tessuti per evaporazione invece del bisturi, significa:
A) ridurre la dose di anestetico (il paziente non ha l'intorpidimento delle parti muscolari e gli effetti negativi a distanza dell'anestesia, quali il rischio di mordersi la guancia o la lingua)
B) ridurre la durata dell'intervento e il tempo di guarigione.
C) ridurre il sanguinamento. Questo genera grossi vantaggi al paziente che necessiterà di un appuntamento in meno.
Migliori risultati clinici
Il frenulo in un bambino, la rimozione di una epulide sono interventi routinari che si realizzano più rapidamente senza dolore nè sanguinamento rispetto alle terapie tradizionali con il bisturi. Non va poi dimenticato il ruolo biostimolante e batteriostatico nelle tasche gengivali per il trattamento della malattia parodontale, oppure la decontaminazione dei canali nelle radici di denti infetti.
La moderna tecnologia Laser viene utilizzata in diversi trattamenti offerti nel nostro studio dentistico.